Lasciami indovinare, scommetto che hai un sito o un blog e ti trovi nella stessa identica situazione di altre migliaia di persone come te:
vuoi essere primo su Google! (o almeno nei primi 10)
Ma come si fa? Come posizionarsi su Google?
Perché uno su mille ce la fa e tutti gli altri no? Facciamo un passo indietro e rispondiamo ad alcuni questi:
- Sai per quali e quante chiavi di ricerca vuoi essere posizionato in prima pagina?
- Sei sicuro di conoscere l’obiettivo principale del tuo sito/blog?
- Conosci il tuo target?
- Sai cosa sono le parole chiave, i volumi di ricerca a cosa servono e come si analizzano? In una parola, sai come il tuo target cerca ciò che offri?
- Hai realizzato uno spazio online che risponda alle sue richieste?
Ti do una notizia BOMBA…
se la risposta ad ognuno di questi quesiti è si, allora sei già a metà dell’opera!
Gli ingredienti per un buon posizionamento sui motori di ricerca
Non solo SEO (Search Engine Optimization)
Il posizionamento sui motori di ricerca spetta ad una figura professionale detta SEO che, insieme a programmatori, copywriter, social media manager ecc… mette in atto una serie di tecniche e strategie finalizzate al raggiungimento degli obiettivi. La SEO e più in generale il posizionamento sui motori di ricerca, non è qualcosa che puoi imparare leggendo un articolo in 3 minuti ma sicuramente un articolo scritto bene può darti le giuste indicazioni per capire i principi generali e gli elementi di base essenziali e indispensabili.
Ok, quindi quali sono gli elementi base indispensabili?
- Web Strategy
Declina la tua presenza, la tua missione, i tuoi obiettivi ed il tuo target:
- Chi sei?
- Cosa fai?
- Cosa vuoi?
- A chi ti rivolgi?
- Perchè gli utenti dovrebbero scegliere te?
- Cosa hai in più o di diverso rispetto ai tuoi concorrenti?
- Search Marketing e Keyword Research
Impara ad analizzare come gli utenti cercano ciò che offri, da questo puoi capire quali sono i loro problemi e come farti trovare nel posto giusto, al momento giusto, con la soluzione pronta.
Puoi analizzare le Keyword (o query) di ricerca utilizzando Google Trends, Google Keyword Planner, SemRush o SeoZoom.
Se vuoi approfondire questo argomento in modo tecnico e pratico leggi la mia guida sulla ricerca delle parole chiave.
Bene! Ora che sai chi sei, cosa vuoi, a chi ti rivolgi e come intercettare il tuo pubblico puoi cominciare a preoccuparti di come fare ad essere almeno in prima pagina per una o più chiavi di ricerca ben precise e mirate.
Aumentare la visibilità di un sito (in modo consapevole)
Essere nella prima pagina di Google per determinate chiavi non solo ti aiuterà ad aumentare la visibilità del sito ma lo farà in in un modo tale che la tua visibilità sia sotto gli occhi delle persone adatte. Ricorda:
la legge del marketing è quella di mostrare i messaggi giusti alle persone giuste, nel giusto momento
Come posizionarsi su Google praticamente (1)
Aggiungere l’url a Google serve ad indicizzare ma non a posizionare
Se vai a questo indirizzo puoi segnalare il tuo sito a Google in modo che il motore venga a conoscenza del tuo dominio e ne indicizzi le pagine. Quanto tempo ci vuole? A volte poco, si tratta di giorni o settimane.
Verifica dell’indicizzazione su Google
Per controllare se il tuo sito è stato indicizzato vai sulla barra del motore di ricerca e digita:
site:iltuosito.it
Se il tuo sito è stato indicizzato potrai vedere in SERP (Search Engine Result Page) una lista delle tue pagine. In caso contrario ti toccherà aspettare ancora.
In ogni caso, anche se il tuo sito fosse stato indicizzato, sappi che non hai ancora risolto. Perchè? Perchè indicizzare non significa posizionare!
Il motore di ricerca può indicizzare (cioè aggiungere al suo indice) milioni di pagine web ma la posizione che assegnerà ad una o ad un’altra pagina è tutt’altra cosa e dipende da tantissimi fattori.
Come posizionarsi su Google praticamente (2)
L’ottimizzazione SEO on page
Per posizionare il tuo sito, una volta scelte le keyword adatte alla tua strategia, bisogna collocarle in modo preciso all’interno della struttura e delle pagine. Dove?
- Negli indirizzi url
- nei titoli e nelle descrizioni (title e meta description)
- nelle headline (h1, h2, h3 ecc…)
- nei testi
- nelle descrizioni delle immagini (all’interno del codice con l’attributo “alt”)
- nei link interni per collegare le pagine del sito tra loro
- nell’organizzazione della struttura del sito (praticamente il menù, i tag e le categorie)
Ok, ora il sito è ottimizzato? E’ tutto qui il lavoro SEO? Ovviamente no.
Come ti dicevo, per l’ottimizzazione ed il posizionamento entrano in gioco diversi fattori e diverse figure professionali. In particolare è fondamentale scegliere bene l’hosting (lo spazio web dove risiedono fisicamente i file del sito) e realizzare dei codici che rispettino determinate regole per fare in modo che le pagine si carichino velocemente e che il motore di ricerca possa scansionarle senza problemi. Chi programma dovrebbe conoscere ed inserire dei marcatori specifici, utilizzati in modo convenzionale e globale, per far si che il sito e i robot dei motori di ricerca dialoghino al meglio.
Ma proviamo comunque a fare un approfondimento tecnico per vedere come gestire al meglio ed in autonomia questi aspetti.
Diciamo che (se lavori con WordPress):
- una volta scelto l’hosting giusto (es. siteground) e il tema giusto (es. uno dei temi di studiopress) gran parte del discorso velocità dovrebbe essere ok.
In più, utilizzando i giusti plugin per:
- ottimizzare il peso delle immagini (es. EWWW Image Optimizer)
- gestire i meta tag, la sitemap e i rel canonical, follow, nofollow, index e noindex (es. SEO byYoast)
- gestire i redirect per evitare le pagine in errore 404 (es. Redirection)
la maggior parte degli aspetti tecnici dovrebbe essere ok.
Altri 4 consigli per l’ottimizzazione SEO on page:
1) Vai a questo link e collega il tuo sito al Google Search Console. Qui trovi una guida completa all’utilizzo di questo importante strumento che ti servirà per monitorare l’andamento generale delle tue pagine web (posizioni, termini con cui le persone ti trovano, errori di pagina, invio e rimozione di pagine, stato dell’indicizzazione e tanto altro).
2) Assicurati che il tuo sito abbia una sitemap, cioè un documento (solitamente in formato xml) che elenca tutte le pagine presenti. Questo file è di fondamentale importanza per l’indicizzazione.
3) Assicurati che tra i file sia presente un documento chiamato robots.txt. Questo file va configurato in un determinato modo ed indica al motore di ricerca quali pagine scansionare e quali no.
4) Collega il tuo sito a Google Analytics per monitorarne l’andamento, le visite, la loro provenienza e tanto altro. Segui questa guida per imparare ad impostare ed utilizzare Google Analytics.
Come posizionarsi su Google in pratica (3)
L’ottimizzazione SEO off page
Oltre alla cura del sito per tutto ciò che riguarda la struttura, i codici, i testi ecc… è necessario lavorare anche al di fuori del sito, cosa significa?
Per spiegare questo passaggio bisogna analizzare velocemente il funzionamento di un motore di ricerca.
Google, per stabilire il posizionamento di un sito e delle sue pagine, oltre a considerare tutti i fattori on page appena analizzati considera anche alcuni parametri esterni come popolarità e autorevolezza. In pratica assegna un vero e proprio ranking ai vari siti ed ovviamente più trust avrà un sito e più sarà in alto tra i risultati di ricerca.
Ma come fare ad ottenere un forte trust?
La link building, le digital pr e il content marketing
L’elemento principale che Google utilizza per misurare la popolarità, l’autorevolezza e l’affidabilità di un sito è praticamente il “link”.
Esatto, quella parte cliccabile di un sito che ti manda da una pagina all’altra all’interno del sito stesso o verso siti esterni.
E perché mai questo elemento è così determinante?
Semplice, se molti siti parlano del tuo e ti linkano, probabilmente sarà un segnale di popolarità, affidabilità ed autorevolezza.
Qui si aprirebbe un mondo e non basterebbe un libro intero per affrontare tutta la tematica.
Per questioni di lungaggine non ti parlerò di anchor text, link follow, nofollw ecc…
Ti basti sapere che stiamo parlando sostanzialmente di link building, e digital pr.
Esistono professionisti, cialtroni, strategie e strumenti per far crescere la popolarità ed il trust di un sito, l’unica cosa che dovresti sapere è che se fatta in modo artificioso ed improvvisato, la link building, potrebbe portarti a gravi penalizzazioni da parte di Google.
Ovviamente tutti cercano trucchi e raggiri per ottenere velocemente migliaia di link e scalare le posizioni in SERP. Google lo sa è fa di tutto per combattere il fenomeno, proprio perché vuole che i siti nelle prime posizioni siano davvero autorevoli e di qualità per gli utenti.
Quindi come fare? Olio di gomito e tanto lavoro!
1) Produzione di contenuti utili e di qualità per gli utenti
2) Presenza sui social
3) Creazione di relazioni e collaborazioni con altri siti
In poche parole, content marketing, digital pr, tanto valore e qualità.
Se vuoi puoi anche consultare le linee guida di google per farti un’idea della sua politica.
Nota: esistono anche “luoghi digitali” in cui è possibile conoscere gestori di siti con cui accordarsi per scambi o compravendita di link ma, visto che questa pratica è vietata dalle linee guida di Google, ti sconsiglio di adottarla o, comunque, non è una cosa che puoi fare dall’oggi al domani improvvisando. Bisognerebbe avere tanta esperienza e conoscenze che ovviamente non potrei mai trasmetterti in un singolo articolo.
Quanto costa posizionarsi? Si può avere un posizionamento gratis?
Ora che sai quanti fattori, quante competenze e quante figure professionali entrano in gioco per posizionare un sito sembra quasi superfluo rispondere alle due query super quotate su Google:
– posizionamento gratis
– costo posizionamento
Ovvio, posizionarsi gratis è praticamente impossibile, ci vuole tempo e lavoro e anche se tu fossi capace di fare tutto il lavoro da solo, dovresti comunque spendere tanto tempo ed il tempo (al mio paese) è denaro.
Quanto costa? Costa il lavoro di un SEO, di uno o più copywriter, di uno o più programmatori, di uno o più social media manager ecc… insomma dipende da quanta concorrenza c’è per le chiavi di tuo interesse e di quante risorse e tempo bisognerà impiegare per scalare i concorrenti. Tutto questo non può avere ne un prezzo fisso, nè un prezzo variabile da A a B. Per forza di cose bisogna valutare singolarmente da caso a caso.
Ultima chicca:
Non sottovalutare l’idea di posizionarti su Google Maps!
Come e perché posizionarsi su google maps?
Se hai letto la parte in cui ti parlavo delle chiavi di ricerca, delle intenzioni di ricerca e dell’attinenza nei risultati dovresti già aver chiara in mente la convenienza nell’essere presente sulle ricerche geolocalizzate.
Quindi non pensarci due volte e vai subito a questo indirizzo, espandi il menù in alto a sinistra e clicca su “Aggiungi un luogo mancante”. Segui la procedura per registrare la tua attività e cura la tua pagina inserendo più dettagli possibili (anche quelli non obbligatori e soprattutto gli orari di apertura e chiusura). Condividi gli articoli e raccogli interazioni (e magari recensioni) dalla tua pagina Google plus local. Potrai uscire facilmente nei risultati di Google che mostrano le attività locali come in questo esempio:
Puoi anche seguire questa guida dettagliata per inserire la tua attività su Google Maps
ed avere un po’ di visibilità in modo “quasi gratuito” (non dico gratuito perchè c’è sempre il costo del tempo e del lavoro che per me hanno un valore comunque).
Tutto chiaro? Ti è piaciuto questo articolo? Se ti è piaciuto condividilo su uno o più social e per qualsiasi dubbio o chiarimento non esitare ad utilizzare il modulo dei commenti qui in basso.
Se vuoi puoi anche consultare un videotutorial che ho realizzato per DigitalCoach sui 18 principali fattori di posizionamento.