L’articolo di oggi è scritto da un mio lettore (un pochino anche da me) che ho conosciuto da poco, ma ho stimato da subito. Si chiama Rodolfo Monacelli e con la sua attività online fa un gran bene a tante persone!
Alla fine dell’articolo potrai leggere una sua nota biografica e, se vorrai, approfondire come meglio preferisci la sua conoscenza.
Ma veniamo subito all’argomento chiave. Bando alle chiacchiere e buona lettura con Rodolfo.
Cos’è il Personal Branding? Cosa c’entrano i libri e il self publishing?
In questo periodo, sul web ma non solo, si parla in continuazione di Personal Branding. Ma siamo sicuri di averne capito a pieno il significato?
Nelle varie, e semplicistiche, descrizioni che troviamo sulla Rete sembra quasi che il Self Branding sia un semplice “elogiare se stessi”. Un mero atto di egocentrismo 2.0, insomma.
Che cos’è il Personal Branding
In realtà il Personal Branding, a parere di chi scrive, è qualcosa di profondamente diverso.
È il modo attualmente più efficace per creare una relazione col tuo potenziale cliente, per presentare, raccontare e promuovere te stesso e la tua attività in maniera più “umana” rispetto a un’azione tradizionale di “branding”.
Cosa NON è il Personal Branding
Nulla a che vedere, quindi, con l’atteggiarsi a “guru” (anzi, questo atteggiamento, nella maggior parte dei casi, potrebbe essere controproducente).
Soprattutto, il personal branding, NON è imparare a vendersi per ciò che non si è o, peggio ancora, per ciò che non si sa fare. Non è imparare a fregare meglio il prossimo!
A questo proposito voglio dirti una cosa che forse a molti non è chiara:
Se non hai (davvero) un Personal Brand, non fare Personal Branding
Cosa significa? Innanzitutto chiariamo che Personal Brand e Personal Branding non sono la stessa cosa.
- Il Personal Brand è ciò che tu hai, te stesso e la tua UVP (Unique Value Proposition).
- Fare Personal Brandig significa promuovere e divulgare il tuo Personal Brand.
Hai chiari i tuoi obiettivi e la tua Unique Value Proposition?
Luigi Centenaro, uno dei principali esperti in Italia (se non “il principale esperto”) di Personal Branding, dice testualmente:
“ individua e definisci i tuoi punti di forza, quello che ti rende unico e differente rispetto ai tuoi concorrenti e comunica in maniera efficace cosa sai fare, come lo sai fare, quali benefici porti e perché gli altri dovrebbero sceglierti ”
In parole povere, individua la tua area, i tuoi concorrenti, declina la tua Unique Value Proposition e promuovila.
Ecco, prima di fare Personal Branding, pensa a questo e sappi che senza questi presupposti ogni sforzo sarà vano se non controproducente. Ricorda, i social ed il web sono degli amplificatori nel bene e nel male.
Ora che abbiamo chiarito che cos’è il Personal Brand, e che devi iniziare ad utilizzarlo anche tu se sei un libero professionista o un imprenditore, sento già la tua domanda: “Rodolfo, ma quali sono le strategie di personal branding che posso utilizzare anche io nella mia attività?”.
Naturalmente, non c’è una risposta unica a questa domanda e diverse sono le modalità. Tra i migliori strumenti di personal branding, quello di cui ti voglio parlare oggi è quello più efficace e veloce da realizzare. Cioè scrivere un libro.
Perché scrivere un libro?
Perché scrivere un libro ti dovrebbe aiutare a migliorare il tuo Personal Branding? Pensaci un attimo… immagina di dover trovare un avvocato (o un architetto o qualsiasi altro professionista o imprenditore) e scopri che uno di essi ha scritto un libro. Qual è il tuo pensiero immediato e automatico? “Beh, se ha scritto un libro sarà sicuramente più esperto di tanti altri suoi colleghi che non l’hanno fatto”.
Ti voglio raccontare, a questo proposito, la storia di un mio cliente.
Un esempio reale di Personal Branding
Riccardo ha un piccolo bar in provincia di Roma, mi contatta, scrivendomi che nella sua città ci sono soltanto due bar, ma che tutti i suoi concittadini vanno soltanto dal suo concorrente (che ha aperto cinque anni prima di lui), nonostante la sua location e i suoi prodotti, a detta di tutti, siano migliori.
Il problema stava proprio in questo: il suo concorrente aveva aperto cinque anni prima di lui. Come ben spiegano Al Ries e Jack Trout “è impossibile far cambiare la mente del cliente”. In altre parole, se i concittadini di Riccardo, al di là dei fatti, avevano deciso che il suo concorrente era il “migliore” (perché nato per primo), era impossibile fargli cambiare idea, anche con centinaia di campagne pubblicitarie.
Quindi la strategia, che abbiamo orchestrato in due passi, doveva essere diversa:
1. Riposizionarlo sul mercato
Se il concorrente di Riccardo era riconosciuto come il numero 1 tra i “bar generici” della sua città, lui doveva posizionarsi in maniera diversa. Nella fattispecie, abbiamo deciso che da quel momento Riccardo avrebbe posizionato il suo bar per i suoi “prodotti naturali” (cosa che era vera). In questo modo, avrebbe intercettato non chi aveva voglia di un caffè e di un cornetto veloce, ma chi anche in un bar voleva prodotti naturali e di alta qualità e non dozzinali.
2. Scrivere un libro
Ma come farsi conoscere nel modo più efficace possibile? Scrivere un libro su quell’argomento: in questo modo Riccardo sarebbe stato riconosciuto come il leader di quella nicchia.
Di quale argomento parlare?
La prima obiezione che Riccardo ha fatto alla mia proposta è stata questa: “Ma Rodolfo, io non sono uno scrittore, di che cosa devo parlare in questo libro?”.
La prima cosa che ho dovuto fargli capire (e che devi comprendere anche tu) è che non aveva bisogno di essere Manzoni per scrivere il suo libro. Non doveva scrivere un romanzo, doveva scrivere un libro di informazione. Doveva semplicemente scrivere ciò di cui aveva esperienza, aiutando gli altri a risolvere un loro problema specifico e posizionandosi, in questo modo, come un esperto autorevole di quel settore.
Il secondo problema è stato scegliere di quale argomento parlare. “Ma io sono un barista, non un avvocato o un architetto, quale sarebbe il problema che posso risolvere?”.
Abbiamo fatto dunque il punto della situazione. Avevamo deciso insieme che Riccardo avrebbe dovuto riposizionare il suo bar per i “prodotti naturali e di qualità” che vendeva. La risposta alla domanda “di che argomento devo parlare nel mio libro?” è venuta quindi naturale: una guida sui cibi naturali.
Come pubblicare il tuo libro?
5 consigli per pubblicare e promuovere un libro con il self publishing
L’ultimo problema da risolvere (che, però, come vedremo, è stato immediatamente risolto) era quello di trovare un editore. “Non mi conosce nessuno, chi mai vorrà pubblicarmi Rodolfo?”.
Come ti ho anticipato, era un non problema. Perché? Perché in questi ultimi anni in Italia, dopo l’arrivo di Amazon, puoi pubblicare il tuo libro anche da solo attraverso il Self Publishing.
Sul mio sito puoi trovare la checklist per pubblicare da solo il tuo libro, ma ti assicuro che è veramente molto semplice. In questo spazio, ti indico cinque suggerimenti importanti da seguire per avere successo con il tuo libro autopubblicato.
1. Devi utilizzare il tuo libro per il Personal Branding, non per guadagnare
Questo vuol dire che non devi mettere prezzi troppo alti. Anzi, soprattutto agli inizi, vendi il tuo libro al prezzo più basso possibile. Questo vorrà dire che tantissimi utenti (in target con il tuo argomento, naturalmente) lo acquisteranno e, quindi, il tuo testo salirà velocemente nelle classifiche di Amazon.
2. Utilizza il tuo libro come Lead Generation
Inserisci all’interno del tuo libro un link alla tua squeeze page dove poter scaricare un qualcosa in più (potrebbe essere la versione audio del tuo libro o un capitolo in più). Riccardo, ad esempio, ha inserito la possibilità di poter scaricare un piccolo eBook con delle ricette particolari realizzate con prodotti naturali. Ricorda, inoltre, di inserire questo link bene in evidenza graficamente, a metà e alla fine del tuo libro.
3. Utilizza il tuo libro come FreeShipping
La FreeShipping è quel sistema, utilizzato tra gli altri da Tony Robbins, con cui regali il tuo libro cartaceo, facendo pagare soltanto le spese postali. In questo modo raggiungi due risultati: innanzitutto abitui il tuo potenziale cliente a “spendere” e poi ottieni, non soltanto il nome e la mail del tuo potenziale cliente, ma anche il suo indirizzo (questo dato è importantissimo soprattutto se hai un’attività anche offline).
4. Scegli bene le Keywords e le Categorie
“Cosa c’entrano le parole chiave e le categorie con un libro?”, ti starai chiedendo. Beh, se entri ora in Kindle Direct Publishing (per pubblicare il tuo eBook) o in CreateSpace (per il tuo libro cartaceo), vedrai subito di cosa sto parlando. Potrai scegliere due categorie (su CreateSpace soltanto una). Ti consiglio di scegliere una macro-categoria e una sotto-categoria dove ti sarà possibile emergere in maniera più veloce. Per quanto riguarda le keywords, Amazon ti permette di inserirne 7. Puoi però inserirne (anzi, devi) inserirle anche all’interno della descrizione del libro, dove hai uno spazio pressoché illimitato. Come sempre, anche in questo caso ti consiglio di inserire le parole chiave che abbiano un senso e di utilizzare quelle correlate.
5. Pubblica una versione digitale e una cartacea del tuo libro
Devi farlo per due motivi: innanzitutto per un motivo di marketing (mettendo l’ebook a un prezzo basso e la versione cartacea a un prezzo più alto, l’eBook sembrerà al tuo pubblico ancora più economico), e perché in questo modo andrai a colpire due target diversi. Infatti, ancora oggi, soprattutto in Italia, vi sono persone che si rifiutano categoricamente di acquistare eBook.
Questa guida è finita. Come hai potuto capire da solo, non esistono settori in cui pubblicare un libro non ti servirà per migliorare il tuo Personal Branding. L’esempio che ti ho fatto, infatti, è probabilmente quello più complesso (il proprietario di un’attività principalmente offline, in una piccola città). Immagina i tuoi risultati se sei un libero professionista, un imprenditore, se hai un’attività online, se fai marketing…
Mi raccomando, però. Pensa subito all’idea del tuo libro e mettila subito in azione. Perché se continuerai a fare quello che hai sempre fatto, otterrai sempre gli stessi risultati.
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L’AUTORE:
Mi chiamo Rodolfo Monacelli e mi occupo di procurare visibilità e vendite a scrittori e case editrici, grazie a Internet. Ho fondato un sito, https://vendereunlibro.com, per aiutare scrittori a scoprire le risorse e le strategie di Web Marketing che oggi sono fondamentali anche nel settore editoriale. Nel 2016 ho creato il Corso Scrittori Digitali (https://scrittoridigitali.vendereunlibro.com/marketing-editoriale/) per promuovere e vendere il tuo libro su Internet. Scarica anche l’omaggio gratuito (11 passi per pubblicare e vendere il tuo eBook: https://vendereunlibro.com/OP2)